martedì 14 luglio 2009

la macchina fotografica

A Sabina
La tua macchina fotografica

Lei è la tua schiava, il tuo amante,
la tua anima mendicante di luce
nel gioco a fioretto con l’ombra
che taglia di netto
le ali ferite del mondo

Lei è le tue mani, i tuoi occhi,
la penna che scrive quaderni
di rabbia e preghiere,
tavolozza ubriaca di terradisiena
caduta perduta nei cieli di sabbia,

Lei è un pianoforte in concerto
di viole e di flauti
una tromba che suona in sordina
i notturni di Bach
al deserto che danza.

Lei è la tua voce
che abbraccia il silenzio,
in ginocchio.


Non so se la tua macchina fotografica ha un nome.
La chiamerei col nome di tua madre
che ti ha permesso di vedere il mondo
facendoti quegli occhi così innocenti e chiari