domenica 6 aprile 2008

aprile

Nelle notti di aprile,
le margerite
dagli occhi sognanti
appendono al vento
la gonna leggera
dei petali bianchi.
Si specchiano nude
nel chiaro di luna,
bagnate di luce
su tutta la pelle
si tuffano in cielo:
diventano stelle
e.a.n.

3 commenti:

Renata ha detto...

Niente ti ferma. Tutto ti sprona. Tu l'usignolo della Franciacorta impreziosisci il dialetto e se fai rime in lingua, cospargi di soave profumo ogni parola.Questa breve, intensa poesia mi è entrata nel cuore.
.

aeo ha detto...

Nelle notti di aprile,
le margerite
dagli occhi sognanti
appendono al vento
la gonna leggera
dei petali bianchi.
Si specchiano nude
nel chiaro di luna,
bagnate di luce
su tutta la pelle
si tuffano in cielo:
diventano stelle

Che bel ritratto che hai fatto, pennelate dolci ma decise, soavi ma incidenti, semplici ma che racchiudono un mondo... le poesie non sono il mio pane ma questa mi fa sognare: oro sono li steso su un prato, leggero come una piuma, e un attimo dopo grazie ad un alito di vento impertinente e sbarazzino volteggio nell'aria, nel cielo del primo mattino (quello che precede l'aurora, per intenderci. Per me il momento più magico della giornata... quando è ancora buio e c'è solo una sottilissima linea di luce, dura un momento poi è giorno. ma quel momento vale tutta la giornata) e con questi versi mi ritrovo là, in quel "momento".
Grazie dell'emozione!

E pensare che ero passato di qui per caso, seguendo la cara renata!!
Buona notte ed un abbrccio sottile e delicato che dura come quel "momento".
A presto adb

silvia dell'isola ha detto...

Angelo dei boschi
Anche se ho scritto margerite invece di margherite hai capito benissimo che si è trattato della caduta imprevista di un petalo... e ti ringrazio.Dici che le poesie non sono il tuo pane, ma da come scrivi, sicuramente ne sono...la marmellata. Ti auguro una giornata bellissima.